martedì 31 marzo 2015

Fimo Life IN CUCINA CON FIMO

In cucina con Alberta Bijoux

Stasera voglia di ...... PIZZAAAAAA


 
Voglia di pizza in casa Alberta Bijoux ,
voglia di pizza profumata, dall'impasto fragrante e croccante, con la mozzarella filante
 ..l'appetito non manca e abbiamo già l'acquolina in bocca....
 
Confesso che, date le mie scarse doti culinarie, non ho molto successo in cucina, e che molto spesso provo a risolvere la cena presentando in tavola una bella pizza Margherita di quelle surgelate.
 
Ma la cosa più grave è che spesso le accadono strane cose e riesco a bruciare pure quella.
Mi dimentico di averla messa in forno e, quando me ne accorgo,
ormai è troppo tardi!!!
 
Ok, avete ragione come cuoca non valgo molto....

.............



"Ops!

Tesoro,  si è ristretta la pizza!!!!

E le fette sono diventate così dure che non si riescono più a mangiare!!

Sembrano di plastica"

.............


orecchini pizza in fimo
 

Che scherzo mi ha tirato questa volta il forno????!!!!????

Le fette di pizza si sono rimpicciolite, solidificate e si sono trasformate in un paio di orecchini!

Magra cena stasera!!!

 

A parte gli scherzi,
 
diciamo che con la cottura delle paste polimeriche mi trovo meglio che con quella delle pietanze, 
e oggi
voglio darvi la ricetta della mia Pizza Bijoux
 

LE RICETTE di ALBERTA BIJOUX

Pasta You Clay GOLD (per l'impasto)
Pasta You Clay  WHITE (per la mozzarella)
Pasta You Clay RED (per la salsa di pomodoro)
Pasta You Clay OLIVE GREEN (per le olive)
Ombretto marrone (per l'effetto cottura)
1 stuzzicadenti
Gancetti a vite
Monachelle
Cottura: in forno 20 minuti a 110 gradi
 


Dopo aver impastato gli ingredienti, stendiamo la sfoglia della base della pizza,
cercando di mantenere i bordi realisticamente rialzati,
 poi guarniamo e condiamo la pizza a nostro piacere e gusto
con polpa di pomodoro, mozzarella a fette e olive...
 

La PizzaBijoux è pronta per essere infornata

 e soddisfare la nostra voglia di.........creatività

 

 
 
 

IL MIO SEGRETO IN CUCINA

Cucinare dicono sia un'arte, cucinare la pasta polimerica un hobby.
In entrambi i casi occorre passione.
Ma anche per gli hobby bisogna seguire qualche piccolo accorgimento.
 
 
In tanti mi chiedete come evitare questi antipatici ma spesso inevitabili, specie all'inizio, inconvenienti, come la bruciatura delle creazioni in pasta sintetica.

Oggi vi svelerò qualche piccolo segreto.
 
Torniamo alla nostra Pizza Bijoux.
Per evitare che la pizza risulti troppo cotta innanzitutto non eccedete nella quantità di ombretto sulla crosta; per ottenere un effetto realistico di cottura utilizzate, per spargere il pigmento (ombretto marrone opaco ),  un piccolo pennellino da trucco (rigorosamente prima della cottura) così la bruciacchiatura risulterà d'effetto e non si staccherà.
 
In tanti cucinano le paste sintetiche in generale nel forno di casa....
 
#IONONUSOILFORNODICASA!
 
Sinceramente, trattandosi comunque di materie plastiche, che se accidentalmente bruciate rischierebbero di far scaturire fumi tossici  , da sempre, per cucinare le nostre creazioni, ho utilizzato un fornetto elettrico che, addirittura, per eccesso di scrupolo, preferisco tenere e usare in terrazza.
 
Non cucinerei mai la pizza da mangiare e quella di plastica nello stesso forno!
 
 
E quindi è giunto il momento di presentarvi il mio valido e magico aiutante, colui che con il suo calore riesce a portare allo stato solido la materia delle idee.

Ecco a voi il mio
#MAGICOFORNETTO
 

 
 
Un fornetto di seconda mano, niente di speciale, ma perfetto per il mio scopo.
 
Il compagno di mille avventure!
 
Vi consiglio caldamente, visto che i termostati di questi fornetti non sono sempre molto affidabili,
 di inserire nel fornetto un termometro da forno in modo da poter, in ogni momento, monitorare l'effettiva temperatura interna del fornetto che purtroppo non sempre corrisponde alla temperatura impostata all'esterno con la rotellina.
 
Questo piccolo accorgimento vi eviterà spiacevoli sorprese e impedirà di far andare in fumo le vostre idee.
 
 
 
Baci e alla prossima puntata di #FimoLife, la nostra vita con il Fimo
 
da
 
 
 
Maria Giovanna e Alberta
 
 
 


domenica 29 marzo 2015

PARIGI IN FIMO 2 ALBERTA BIJOUX VIT PLUS FORT DERRIERE CETTE VITRINE - PARIGI IN FIMO - Giorno 2 -

Itinerario delle idee che prendono forma


aLBerta BIjoUx VIT PluS FoRT DeRRièRe Cette ViTRiNe



aLBerta BIjouX Vive Più Intensamente Dietro Queste VEtrInE

Oggi siamo alle Galeries Lafayette, 48 Boulevard Haussmann , Paris, proprio nel tempio dell' alta moda francese illuminato dalla luce dorata della sua cupola neo- bizantineggiante.
 Una vetrina perfetta, minimalista, che riflette la mia immagine, fa da sipario non permettendo agli  occhi di vedere attraverso, ma  ponendosi come varco spazio-temporale per il nostro viaggio parallelo nel fimo.
Stamattina sembra proprio che il nostro piccolo mondo di Fimo si sia improvvisamente svegliato




 alle  Galeries Lafayette che diventano la location perfetta per far brilluccicare
 i ricordi delle nostre creazioni in fimo della nostra Life in Plastic.



  Le tappe presso gli stand raffinati e scintillanti ci danno l' occasione di ricostruire, attraverso alcuni flash, momenti,  difficoltà,  soddisfazioni ed emozioni del nostro percorso creativo.
Creazioni in fimo ironicamente e liberamente ispirate ai grandi marchi della moda francese e internazionale.



Così nella nostra mente gli eleganti accessori delle più iconiche marche di alta moda, simbolo dell'Art de vivre,  esposti in chiccose e raffinate vetrinette,  si trasformano nelle nostre mani e si materializzano sotto forma di golosi e ironici accessori ispirati al mondo dell' haute couture.





Braccialetto Alberta Bijoux Cupcakes Chanel - Chanel ispired

cornice cupcakes in fimo


Cornice Chanel Cupcakes 
Decorata con silicone e fimo
Interamente realizzata a mano
# nonmipiaccionoglistampini


  
Très chic

"La moda non è qualcosa che esiste solo negli abiti. La moda è nel cielo, nella strada,  la moda ha a che fare con le nostre idee, il nostro modo di vivere."

Coco Chanel




 "Io vado pazza per Tiffany. ..specie nei giorni in cui mi prendono le paturnie" così dice Audrey Hepburn nel film del 1961 "Colazione da Tiffany".



Braccialetto Tiffany ispired



E infatti se per caso ci si trova ad avere uno stato malinconico o irritato, qui, quasi sicuramente, le proprie "paturnie" svaniscono, attirate e assorbite dall' unicità di quel verde azzurro di Tiffany.
E per ricreare questo magnetico colore con il fimo è inevitabile cadere nelle paturnie creative, tanto è difficile mixare nella giusta quantità le paste sintetiche nei colori del Giallo Neon, del Verde Neon e del Turchese.
Ma una volta raggiunta la giusta intensità e tonalità con gioia ci si accorge che anche le paturnie del lavoro si sono dissolte.





Ed eccoci all'utlimo piano, nella cupola dorata che ci appare come il Castello di Diamanti di Barbie

 



LIFE IN PLASTIC, IT'S FANTASTIC
PLASTIC IN LIFE, IT'S FANTASTIC
La vita nella plastica è fantastica, ma anche la plastica nella vita è fantastica!

L'hobby del Fimo nella nostra vita è fantastico perchè
ciò che si crea con le proprie mani regala sempre emozione.







Dalle Galeries Lafayette Maria Giovanna e Alberta vi salutano divertite e vi danno appuntamento al prossimo post.




venerdì 27 marzo 2015

Fimo Life


Prima settimana da "blogger".....ecco i risultati!!!!#@*^/
La cucina è un disastro. ....
Sì perché quando si è stati tutto il giorno a modellare il fimo e a scrivere sul blog.....di certo i piatti e le pentole non si sono lavati da soli....😢😢😢

Che cosa si può cucinare in velocità?  Qui sono tutti affamati...il tempo mi è volato e non ho predisposto niente.....

Due uova all' occhio mi possono salvare? 

orecchini uovo all'occhio in Fimo

Dal sorriso sembra proprio di sì😍😍😍

Meno male che il piatto preferito di Alberta sono proprio le uova. Metterebbe le uova dappertutto...pure sulle orecchie.

 E  ALLORA VIVA LE UOVA ANCHE SE PENDONO DALLE ORECCHIE


Orecchini uovo all'occhio in fimo



UOVA E EARRINGS 
#NONSOLOCENA
#CENAPERCASO
#FIMOEGGS

BY

Alberta Bijoux

PROFUMO DI RICORDI Ogni cornice racchiude una storia

 
 
 

Una serata a Mykonos, Isole Greche

 

Il nostro arrivo a Mykonos

                                               

Siamo in crociera. Verso sera, con le prime luci del tramonto, arriviamo con la nostra nave a Mykonos.  Mykonos ci appare tipicamente greca nei colori e nelle forme, accogliente e rilassante.  A quest'ora ci piace guardare il mare che si tinge di argento e brilla. Le guide turistiche descrivono quest'isola come "isola della trasgressione", della vita notturna. ..Noi, ovviamente, data la nostra brevissima permanenza, non riusciamo certamente a coglierla. Mi incuriosisce molto l'usanza di pitturare di bianco il tronco degli alberi e vengo a sapere che viene fatto per dare maggior risalto ai colori della natura. Scendiamo dalla nave per goderci il tramonto da questa bellissima isola. .
 
 
 








Cascate naturali di Bouganville e casette bianche e blu
  
 



L'emozione dei colori...... prende forma in FIMO


Cornice in fimo fiori bouganville

 

Camminiamo tra stradine e casette bianche con le scale e i balconi dipinti di azzurro e blu e abbelliti da rigogliose piante di bouganville fuxia e rosse che come delle cascate naturali ricoprono, in un tripudio di colore, gli scorrimano. Camminiamo tra negozi di souvenir, negozi alla moda e pita giros. Ci dirigiamo, poi, verso quella zona chiamata "la piccola Venezia" perché affacciata con tutte le sue casette, ora tutti ristorantini con una miriade di tavolini e tavoletti, in riva al mare per goderci al meglio uno dei più bei tramonti del mondo, quando le case che si affacciano sulla baia di Mykonos, da bianche diventano magicamente color alabastro. E' lì che ci aspetta, nel mare sempre liscio come l'olio, la nostra nave, la Costa Victoria. Seguendo il tramonto caldo i dirigiamo verso l'attigua zona alla sinistra della "Piccola Venezia", dove, dopo una breve salita, arriviamo ai Mulini. Mulini a vento non più in funzione ma molto suggestivi. Si tingono anche loro dei colori sempre più accesi del tramonto e fanno da scenario d'effetto alle nostre fotografie.
 
Cornice bouganville fiori in fimo
 
Dettagli di fiori. Tra realtà e fantasia. Natura&Fimo
 
Ci sediamo ad ammirare e contemplare lo spettacolo con il cuore pieno di stupore e di gioia. Ne abbiamo visti tanti di tramonti, anche da casa, sulla nostra "Grande Venezia".
Stasera il cielo che ci sovrasta è di una purezza incomparabile. Uno spettacolo sempre unico,  quello del sole che ci saluta ma, per la prima volta nella mia vita, riesco inaspettatamente, a vedere il Raggio Verde, quel raggio di cui parla Jules Verne nel suo libro "Il raggio verde", l'ultimo raggio che il sole lancia prima di sparire dietro l'orizzonte. 
Quante volte avevo fantasticato anch'io di recarmi addirittura in Scozia per assistere a tale fenomeno che mi aveva affascinato e invece, quando meno te lo aspetti e non avresti mai immaginato di poterci assistere,......è davanti ai tuoi occhi.
 
E penso anche al regista Eric Rohmer che nel 1986 vince il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia con il film "Il Raggio Verde". La protagonista è la fragile Delphine che, insoddisfatta delle sue scelte, dopo varie peregrinazioni, insicurezze e smarrimenti, ricambia il sorriso di uno sconosciuto perché, come vuole la leggenda tramandata da Verne, crede di vedere in lui il raggio verde che eccezionalmente il Sole regala al tramonto.
 

 
Dicono che chi riesce a vedere il Raggio Verde riesce da quel momento a capire tante cose e ad avere il dono della saggezza.
Sarà stato il Raggio Verde o la magia di quei posti, non importa, si prova comunque una sensazione di benessere interiore,  di stupore per una natura, che se avessimo il tempo di osservare con più calma nella nostra forzatamente frenetica vita, ci stupirebbe ogni giorno donandoci serenità, voglia e desiderio di ritornare in questi luoghi per riviverne le suggestioni.

 

 
Il nostro libro  del cuore
 
Certo che, a chiunque mi chiedesse chi è il mio scrittore preferito sempre risponderei con certezza, noncurante degli sguardi stupiti di chi sta intorno, che è Jules Verne.
Sono stata conquistata da lui con il suo libro " L'isola misteriosa" fin da piccola, ma anche da grande, posso dire che i suoi libri non solo mi regalano momenti di puro stacco dalla realtà, ma anche riescono a saziare, almeno in parte, il mio grande desiderio di conoscere il mondo.
Ora sembra non ci sia più tempo per l'avventura e ai ragazzi raramente si propongono tali letture che invece restano sorprendentemente attuali per la capacità di coinvolgere il lettore che ha deciso di lasciarsi andare.  Si crede che il genere avventuroso sia sorpassato, o cosa da bambini.....ma allora forse non avete ancora letto il suo capolavoro.
"Il raggio Verde"  scritto da Verne nel 1882 è il suo ventitreesimo viaggio straordinario, veramente straordinario, nonostante una critica contraria, nel quale Verne secondo me, riesce a fondere in modo perfetto avventura e sentimento ottenendo un risultato di pura poesia che lascia il segno e fa pensare. Nel personaggio di Helena Campbell, la protagonista, che decide, dopo aver conosciuto la leggenda del raggio verde (effetto della rifrazione della luce solare), di non sposarsi prima di averlo visto, l'autore riesce a ricreare quelle sensazioni di attesa e di incertezza per il futuro che ci appartengono perchè proprie della fragile natura dell'essere umano.  Il raggio verde diviene metafora di una ricerca del nostro io che possiamo ritrovare e riconoscere solo se ci fermiamo. Ma solo se ci fermiamo.
 
Era di un verde che non riesco a descrivervi se non attraverso le parole di Verne:
 "Avete a volte osservato il sole che tramonta su un orizzonte marino? Certamente sì. L'avete seguito fino al momento in cui, quando la parte superiore del suo disco sfiora la linea dell'acqua, esso sta per sparire?  Ma avete notato il fenomeno che si verifica nel preciso istante in cui l'astro radioso getta il suo ultimo raggio, se il cielo allora sgombro di foschia è di una purezza perfetta?
La prima volta che vi capiterà l'occasione - capita assai di rado - di fare questa osservazione, non sarà, come si potrebbe credere, un raggio rosso che verrà a colpire la retina del vostro occhio, bensì un raggio <<verde >>, ma di un verde meraviglioso, di un verde che nessun pittore può ottenere nella tavolozza, di un verde la cui sfumatura la natura non ha mai riprodotto né fra le tinte così varie dei vegetali, né nel colore dei mari più limpidi! Se c'è del verde in paradiso, non può essere che questo, che senza dubbio è il verde della Speranza!
Ma ciò che la signorina Campbell non disse è che quel Raggio Verde si riferiva a una vecchia leggenda, il cui senso intimo le era sfuggito fino ad allora, leggenda nata nelle Highlands, e che sostiene questo: il Raggio Verde ha la virtù di fare sì che chi l'ha visto non possa più ingannarsi nelle cose che riguardano il sentimento; chi è stato tanto fortunato da vederlo, vede chiaro nel proprio cuore e in quello degli altri."

Cit. Jules Verne, "Il raggio verde, ed. Mursia , pag. 147

 
Il tramonto speciale a Mykonos
 
 

Cornice bouganville fiori in fimo fatta a mano
 
 
 L'osservazione della Natura ci permette di modellare la pasta sintetica donandole freschezza e naturalezza. Questi fiori di bouganvillea profumano di ricordi ancor prima della cottura.
 
 
Fiori di Bouganville in fimo per cottura
 
 Dettaglio fiori in Fimo adagiati sul vassoio del fornetto prima della cottura
 
 
"Abbiamo visto la felicità stessa, quella che la leggenda collegava all'osservazione di questo fenomeno!...Dato che l'abbiamo trovata, mio caro Oliver, ci basti, e lasciamo a quelli che non la conoscono (e che vorranno conoscerla) la ricerca del Raggio Verde."


Cit. Jules Verne, "Il raggio verde",  ed. Mursia, pag.245
E posso concludere che, dopo aver  in gioventù fantasticato con ingenua credulità su questa leggenda, il mio Raggio Verde, quella sera a Mykonos, l'ho visto veramente e compreso profondamente: era la mia famiglia accanto a me e tutta la gioia nel cuore che provavo.
Una volta tornati a casa, niente di più poetico che racchiudere questo magico e prezioso ricordo in una cornice  ricca di fiori di bouganvillea realizzati  in fimo interamente a mano, per ricordare la bellezza di quel luogo e l'intensità delle emozioni provate.


Una cornice Alberta Bijoux personalizzabile  e fatta a mano può veramente rendere tattile un' emozione.
 
Ci avete mai pensato?


Cornice fiori bouganville Fimo 
 
 
Ma soprattutto voi...... avete mai visto il Raggio Verde?
 
_________________________ 
 
 
Maria Giovanna e Alberta
 
 
 
 
Per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi. Il progetto di una cornice a tema personalizzata Alberta Bijoux parte da un'idea, una foto, un'immagine che viene trasferita sulla carta sotto forma di bozzetto. Poi con le paste sintetiche modellabili Fimo e You Clay si realizza il progetto che infine andrà incollato sul supporto.
 

martedì 24 marzo 2015

Parigi in Fimo

PARIGI IN FIMO

ITINERARIO DELLE IDEE CHE PRENDONO FORMA

Giorno1

 
Non ci sembra ancora vero!
 Siamo a Parigi!
 Dopo una ricca colazione in hotel ci dirigiamo con il bus verso gli Champs Elysées
 per andare  a caccia dei famosi Macarons conosciuti qualche anno fa quando eravamo alle prese
con la visione in rete dei tutorial sui primi steps della creazione di dolcetti e biscottini in fimo!
 
 
 Ricordo un tutorial nel quale suggerivano di utilizzare un tappo di bottiglia del latte rivestito di pellicola trasparente per riprodurre la circolarità del dolcetto, in modo da poter facilmente reperire una sorta di stampino casalingo. Ma noi lo diciamo sempre ..#interamenteamanoèpiùbello!
 E la sfida è iniziata.
 
I Macarons in Fimo di Alberta Bijoux
Collanine Macarons by Alberta Bijoux

Due anni fa, dopo aver creato dolci bijoux ispirati al simpatico dolcetto francese ed aver trovato la testimonial perfetta nonché co-creatrice, ci accorgiamo che nel web i MacaronsBijoux stanno spopolando tra le fashion addicted e che vengono indossati e pubblicizzati e che sono di gran moda.


E così cerchiamo di riprodurne fedelmente i colori cercando di immaginarne i sapori, la fragranza
 e il gusto: pistacchio, rosa, vaniglia, cioccolato, fragola, liquirizia.....

Ci dirigiamo quindi, con la mente piena di questo entusiasmo, le mani smaniose di creatività....e non neghiamolo...con un certo appetito, verso il Tempio francese dei Macarons:
 

 
Entriamo in questo verde dolce mondo incantato ......
 
 
 ....un mondo da fiaba, una tavolozza di un pittore!
 
 
"Quanti? Scatola verde o scatola rosa?"
 
"Che gusti? Quanti? Che scatola?"
 
"Combien?" E storditi, con il dito indichiamo qua e là i nostri Macarons.
.
Il bancone è un tripudio per gli occhi e un leggero profumo di zucchero e mandorle oltrepassa
 la vetrinetta . Ci sono Macarons di tutte le gradazioni di colore dai gusti più raffinati.
 
Saremmo rimasti ad ammirarli per ore .... ma i commessi ci indirizzino rapidamente, una volta riempita la preziosa scatoletta, verso la cassa.
 
 
Cerchiamo di scattare qualche foto col cellulare. Alla cassa pensiamo di trovare tanti gadget marchiati Macarons...invece no, solamente qualche chiccosissimo portachiavi.
Imperdibili e raffinati!
 
 
Abbiamo conquistato il nostro tesoretto custodito nel mitico sacchettino verde
e ci facciamo scattare una foto ricordo.
 Missione compiuta.
Si torna in albergo per la fase più delicata e attesa: la prova assaggio!!!
 
In programma un bel Macaron Party in camera al posto del pranzo...e che so....poi ci mangiamo un panino! Io adoro i party improvvisati nelle camere degli alberghi.
Mi mettono tanta allegria se generalmente sono a base di panKamut, come quella volta a Rimini (vi racconterò), figuriamoci se a base di Macarons e baguette!!!! AHHHHH
 
 
Devo ammettere che tenere in mano per la prima volta un vero Macaron è un'emozione: sono teneri e delicati...hai paura di fargli male!
 

Si assaggiano a piccoli morsi.....sono preziosi....


Si sbriciolano e si dividono in 3 parti così tutti e 3 riusciamo ad assaporare tutti i gusti scelti.
 
Ahhhh.........




(SILENZIO )



Paradiso


Il gusto preferito di Alberta è ROSE, il mio invece FIORI D'ARANCIO, lo trovo originale ed elegante; quello di Fabio invece ovviamente....CIOCCOLATO.


Mannaggia se sapessero quante cose ci siamo create con i nostri Macarons in fimo....dagli orecchini,


ai portafogli,

Portafoglio Macarons in Fimo

Dettaglio portafoglio Macarons caffè in Fimo

alle collane....alle scarpe!!!

Collana con Macaron cioccolato in Fimo


Peccato che era inverno se no avrei varcato la soglia della boutique Macarons sugli Champs Elysées con questi sandaletti creati da noi.

Sandali con Macarons in Fimo novità

Infradito con Macarons in Fimo novità

Una volta tornati a casetta nostra decidiamo di ricordare questa bellissima giornata nel REGNO DEI MACARONS con questo portachiavi ispirato a quelli fantastici visti da Ladurèe interamente realizzato a mano per far sì che la FAVOLA ci accompagni ancora un po'.



Abbiamo utilizzato come base quei portachiavi con la Tour Eiffel che si trovano a Parigi nei metrò a buon prezzo ( se passate di lì...fate scorta ;-)



Mi piacerebbe creare dei portachiavi Macaron ispired da aggiungere come dolce pensiero alle bomboniere per la Prima Comunione di Alberta. Un dolce ricordo anche per Alberta, del suo Primo Viaggio a Parigi. Potrebbe sembrare poco religioso....ma, considerando il fatto che il mondo l'ha creato Dio, spero possa essere un dono ben augurante per non perdere mai la voglia di conoscerlo.



Alla prossima puntata


La prossima settimana saremo sempre a Parigi, capitale della moda, precisamente nel Tempio della moda.....alle Galeries Lafayette....
continueremo il nostro itinerario tra fimo, viaggio e fantasia.



CONTINUATE A SEGUIRCI



Maria Giovanna e Alberta