giovedì 21 maggio 2015

Trend alert L' Estate 2015 e l'eleganza del cibo


Ciao a tutti,
l'estate si avvicina e siamo sempre a caccia di tendenze, di idee nuove, per dare un tocco di colore e di brio al nostro guardaroba. 
Nell'anno dell' Expo 2015  il cibo e la moda si fondono dal 19 novembre al 1 novembre, a Roma, dove
il cibo diventa fashion.

 Ed ecco la nascita della Food Fashion, nell'esposizione "L'eleganza del cibo"
http://www.mercatiditraiano.it/mostre_ed_eventi/mostre/l_eleganza_del_cibo,

 presso i mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali.
Non posso mancare!

Per una moda che soddisfa gli occhi ma anche il palato.

Qui possiamo trovare, ad esempio,  gli abiti stampati con frutta di Ken Scott,
 una vera e propria vetrina del fruttivendolo da indossare,
o l'abito con salatini e biscotti cristallizzati dello stilista Mariotto per Gattinoni,
oppure ancora...per rimanere in tema di dolcetti,
le pochettes "Vassoio di pasticcini" di Benedetta Bruzziches.

Date un occhio alle sue fantastiche creazioni
http://www.benedettabruzziches.com/,
ne rimarrete estasiati.

Quelle borsette di Benedetta che riproducono la forma del vassoio di pasticcini che vorremmo sempre tenere in mano, e non solo la domenica, ci fanno vivere la quotidianità, attraverso la forma che evoca un pensiero piacevole, come un evento speciale.
Il connubio tra nutrizione e moda non può non avere le sue ripercussioni di tendenza nei capi pret a porter.

Penso a quanto il Fimo sia un materiale ideale per le riproduzioni di cibo, e a quanto noi, creative del Fimo, siamo attratte da subito, specialmente se agli inizi, dal cercare di riprodurre in fimo biscottini e dolcetti.
Alzi la mano chi, tra voi creative, o tra voi, amanti dei bijoux fai da te, non si è fatto conquistare,  come prima sperimentazione, dalle fedeli riproduzioni di biscottini.
Qual è stata la vostra prima creazione?
Tra le tante cose che potevamo riprodurre...riproduciamo molto spesso il cibo.
 Quasi sicuramente un biscottino o un dolcetto. Perchè noi onnivori siamo tanto dolcivori!!!! E poi perché il cibo è il nostro primo bisogno.  Qui in un blog è un po' difficile alzare la mano....quindi scrivetemi qui sotto nei commenti.

Io stessa, come prima creazione, quattro anni fa, ho realizzato dei marshmallow.


Braccialetto e orecchini marshmallow in Fimo

orecchini marshmallow in fimo

 2011. Le mie prime creazioni. Marshmallow


Ma ecco dunque la mia Chic List per l'estate 2015 decisamente ispirata al cibo e al Mac Style, lo stile Macaron, lo stile dettato dal tipico dolcetto francese ricco di fascino e di colori alla moda.
Colori pastello, dal rosa al giallino, dal verde pistacchio al bianco panna, regaleranno quest'estate il loro brio e la loro sofisticatezza, racchiusa nella loro magica forma e un mondo di sapori con un gusto in più che fa subito vacanza .

Navigando in rete e facendo shopping ultimamente tra Milano e Salò,
 elegante località adagiata sulle sponde del lago di Garda,
mi sento di dire che i Macarons, che ormai sapete essere la mia passione, il mio punto debole, il mio motivo ricorrente nelle mie creazioni in Fimo, come vi ho già raccontato qui
http://albertabijouxfimoblog.blogspot.it/2015/03/parigi-in-fimo-itinerario-delle-idee.html , nell'anno dell'Expo, sono usciti dalle pasticcerie e dai fornetti delle creative più appassionate e hanno invaso le vetrine delle boutique più fashion,
 come motivo decorativo anche di allegre maglie e magliette.

Non solo Fimo Bijoux quindi, non solo collanine, portachiavi, portafogli, orecchini e braccialetti Macaron Style, tra i MUST HAVE dell'estate 2015  ;

tra i primi 5 trend sembra proprio essere al primo posto la Macaron T-Shirt.



1. Macaron T-Shirt 

Al secondo le collane Macarons,

Collana Macaron pistacchio

Collane Macarons in Fimo tanti gusti

Collane Macarons in fimo vari gusti cordino

2. Collane Macaron by Alberta Bijoux


al terzo posto i portachiavi Macarons,


portachiavi con Macarons in Fimo e Tour Eiffel

3. Portachiavi Macaron by Alberta Bijoux

al quarto posto i portafogli Macarons,

Portafoglio decorato con Macarons in Fimo

Dettaglio Portafoglio Macarons in Fimo

Dettaglio chiusura portafoglio Macarons in fimo

portafogli con Macarons in Fimo cioccolato, nocciola, capuccino e vaniglia

4. Portafoglio Macaron by Alberta Bijoux

e poi, al quinto posto,
 ci sono loro, gli ultimi nati di Alberta Bijoux,
 la nostra idea più dolce e fresca per un'estate da leccarsi i baffi, a completare il Mac Style,
 i comodi sandali  Fimo Sandals,
 decorati da una colorata ciocca guarnita da un dolcissimo e chiccosissimo Macaron in Fimo,
 per essere dolcissimi e farci sentire veramente irresistibili dalla testa ai piedi!

Sandali Macarons in fimo pistacchio novità estate

Sandali Macarons in Fimo

Sandali Macarons in Fimo

Sandali Macarons in Fimo

Sandali Macarons in Fimo

Sandali Macarons in Fimo

Sandali macarons in Fimo novità estate

Sandali macarons in Fimo novità estate

5. Macaron Sandals by Alberta Bijoux

E voi li indossereste?


Il Conte va a Londra - Fimo Life


Non posso non condividere con voi la notizia
 che mi ha dato ieri sera il Conte  rientrando a casa.
Con voce mesta e sguardo basso,
 come sempre quando deve comunicarmi una notizia bella (per lui ma non per me),
 ha esordito con nonchalance: " Sai, fra qualche giorno dovrò andare a una Convention a....".
"A ..." incalzo io curiosa...
"Sì" - prosegue lui - "dovrò andare a ....." - e fa di nuovo una piccola pausa....
Io già pensavo a Mestre,

 a Padova,

 a Treviso,

 esagerando a Milano...e già lo invidiavo un poco.
Non osando alzare il viso per incontrare i miei occhi aggiunge:
"....DEVO ANDARE A LONDRA! "

"COSAAAAA???? A LONDRA??????" urlo io.

 "E' a me che piace viaggiare, non a te!!!
Non è giusto!"
Queste sono delle ingiustizie della vita e......, se almeno in uno dei venti lavori che ho fatto nella mia vita mi avessero mai omaggiato di una piccola gita fuori porta, chissà, forse starei ancora lavorando!
  Ma no.....a Londra!!! Lui no!!!

 Lui che non esprime mai il desiderio di vedere il mondo, lui che raggiunge la pace dei sensi in montagna a Borca di Cadore, ed io che invece dormo con a fianco il catalogo di Costa Crociere e Msc (per par condicio), e sogno sogno ma quasi sempre a casa resto.
Dovete sapere che, ironia della sorte, avevo proposto,  qualche tempo fa, al Conte di passare una settimana a Londra quest'estate.
 E lui, con aria seria di chi vuole riportare alla dura realtà, mi aveva zittito con voce decisa e imperiosa. "Ti ho già portato a Parigi, per quest'anno BASTA".
E stasera il colpo di grazia non ci voleva.
E allora la mia bocca non si è fermata e ho cominciato a parlare, visto che dovrà recarsi in aereo, di turbolenze, di vuoti d'aria.....e non vi dico cosa è venuto fuori....tutto il repertorio del viaggiatore invidioso che deve restare a casa...
Dopo questo "piccolo" sfogo, intercalato da vari...."ehm...sai....l'aereo potrebbe sempre......."
ho deciso di rassegnarmi e di omaggiare il Conte di un piccolo portachiavi portafortuna in Fimo.....
portachiavi portafortuna olio aglio e peperoncino in Fimo
 Portachiavi Portafortuna con Peperoncini piccanti in Fimo by Alberta Bijoux


 ..... "perché sai, potresti averne bisogno",
"perché sai....di sicuro avranno fatto economia sul volo",
"perché sai....ehm, hai mai letto il libro di Geronimo Stilton "Il mistero della piramide di formaggio?".
E quindi stasera ho presentato per cena al Conte un bel piatto di spaghetti da condire con olio, aglio e ....peperoncino..."perché ... ehm,  non si sa mai..."
 Un' altra serata di Fimo Life.

Sì perché la vita col fimo ha sempre quel gusto di piccante e di imprevisto in più...
E quando sono stanca e arrabbiata, solo un bel piatto di spaghetti olio aglio e peperoncino può farmi tornare il buon umore.


 Nel frattempo sto preparando una bella lista di cosette che il Conte dovrà fotografarmi a Londra.
 La vedo un po' dura.
 Perché quando ho cominciato a tavola  a dire al Conte di fare un po' di "cool hunting" ,
 che in inglese vuol dire "andare a caccia di tendenze",
 mi ha guardato con aria sbigottita......
 Eh, no Conte, allora a  Londra vai per lavoro e anche un po' per me!!!

Bye bye and see you soon  con il prossimo post "Da Londra con Fimo"

sabato 9 maggio 2015

JE SUIS CHARLIE - Parigi- ITINERARIO DELLE IDEE CHE PRENDONO FORMA CON IL FIMO Giorno 3



Dopo  aver trascorso il primo giorno a Parigi a caccia dei dolcissimi Macarons di Ladurèe agli Champs Elysèes, come vi ho raccontato qui


e dopo esserci tuffati, il secondo giorno, alle Galeries Lafayette, il tempio della moda francese,
di cui, tra moda e fimo, vi parlo qui


ci prepariamo a vivere il terzo giorno nella capitale della moda.


E' il   7  gennaio 2015 e, dopo una ricca colazione presso il nostro fantastico ed elegantissimo
 



......ribadisco  ricca colazione, ( crepes preparate al momento farcite  di peperoni, formaggio e pomodoro,  macedonia con palline di melone, creme al cioccolato, cotolette con  patate arroste....ovviamente tutto per il Conte, per me yogurt con i cereali  e per mia figlia Alberta un uovo all'occhio. - Ricordate? E' il suo piatto preferito che mi salva in molte circostanze........


ci  prepariamo per una giornata culturale e sempre a base di cool hunting, destinazione .... Louvre.


Avendo già visitato varie volte il Louvre, questa volta decidiamo di seguire un percorso che permetta a mia figlia Alberta, che frequenta la IV elementare, di vedere  dal vero con i suoi occhi i manufatti studiati e riprodotti nel suo libro di storia.
Visitiamo quindi principalmente la sezione dedicata alla Mesopotamia e all'Egitto.


Ecco, e mentre quel giorno voi in Italia eravate sul divano sconvolti nel sentire le notizie che arrivavavano in diretta dalla Francia relative all'attentato presso la sede del giornale satirico Charlie Hebdo,
nel centro di Parigi, io mi trovavo proprio qui.


Qui,
al Louvre,
 proprio mentre, curiosa, estasiata e felice come al parco giochi (così mi descrive mia figlia quando entro nei Musei) mi apprestavo ad avvicinarmi al mitico Codice di Hammurabi, il primo esempio di leggi scritte della storia dell'umanità.




Esattamente in questo punto,
 dove il tempo sembrava essersi fermato,
 ricevo un messaggio da una mia amica che mi informa di un attentato al centro di Parigi e dei terroristi in fuga.

Accidenti!!!....ma io SONO al centro di Parigi!!

Diciamo che per un attimo il mio cuore, in quello spazio senza tempo, deve essersi quasi fermato pure lui.

Il "Conte" riceve altri messaggi

E da lì, cercando di mantenere un'apparente calma, ci dirigiamo abbastanza pietrificati tra i bassorilievi assiro-babilonesi fino ad arrivare alle sfingi dell'antico Egitto per rimanervi immobili come loro.




Cercando di mantenere la calma, in attesa di notizie più certe, ironicamente, ma non troppo, propongo alla mia famiglia di trascorrere, sotto l'influenza del film "Notte al museo, il segreto del faraone" (fatalità  in uscita in quei giorni al cinema), una ...  "notte al Museo".
E così comincio a vagare tra i sarcofagi riccamente decorati anche all'interno e propongo a mia figlia di scegliercene uno dove passare la notte.
Lei mi guarda sbigottita e capisco che non ho detto le parole giuste.


Diciamo che, se non avessi saputo dell'accaduto proprio dietro al Louvre, non mi sarei accorta di nulla.
 I visitatori al Louvre continuano il loro passo lento attraverso le sale, dal sorriso beffardo della Gioconda, alla  forza della Nike di Samotracia.

La Venere di Milo

 Neppure la Venere di Milo sembra turbata, ma rimane composta nella sua ineguagliabile eleganza.


Per fortuna il Conte, il nostro impavido, coraggioso condottiero, riuscirà poi a riportarci con la metropolitana  in albergo attraverso una Parigi insolitamente silenziosa e deserta.


La piramide del Louvre nasconde un segreto, e mentre la superficie custodisce uno dei più inestimabili patrimoni artistici dell'umanità, nei sotterranei, come in un iceberg, cela un piccolo paradiso dello shopping, fortissima tentazione per il Conte che, nonostante le mie occhiate serie, non perde la voglia di guardarsi intorno.


Non sono molto di umore, ma il percorso è praticamente obbligato per raggiungere la metropolitana senza risalire in superficie, così cerco di non pensare a nulla vagando anch'io con l'occhio tra le vetrine , scattando qualche foto.



Quand'ecco che Tac!

I miei occhi si posano su una vetrina molto chic e alla moda dove come accessori di tendenza sono presentati dei Cammei, bijoux dal sapore antico, dal ricordo del preciso lavoro del bulino, bianchi e neri, rosa e bianchi , che mi fanno ritrovare qualcosa delle mie sperimentazioni in fimo, e che, per un attimo, mi fanno sentire più a casa, più tranquilla.

Una vetrina a Parigi


Il cammeo fa parte dei "gioielli sentimentali",
 di grande valore simbolico più che materico, gioielli che hanno cercato nel corso dei secoli, in particolar modo nell' 800, di trattenere nella loro rappresentazione ricordi dolci e amari di persone e casi della vita.
 In quel momento sento proprio riversarsi su quei bijoux , la mia carica emotiva e pensando alle mie creazioni, aggiungo loro un mio sentimento, un sentimento di difesa della libertà di espressione, che in particolare oggi, con i mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione, non conosce limiti e barriere.



Ho quindi voluto realizzare, al mio ritorno,
 dei cammei in Fimo,
che però fossero "sentimentali", 
dei bijoux che potessero creare un legame tra chi li crea, chi li dona e chi li riceve,
 trasferendo nel materiale il sentimento,
 riallacciandomi alla tradizione, soprattutto quella legata alla figura della regina Vittoria in Inghilterra che amava portare al collo dei cammei, montati su nastri di velluto, proprio per il loro valore affettivo.


collana cammeo fimoOrecchini Cammeo in Fimo by Alberta Bijoux

Cammeo in Fimo con profilo di donna
Collana Cammeo in Fimo by Alberta Bijoux




 
Cammeo in Fimo by Alberta Bijoux


Collana Cammeo Bijoux in Fimo


 Orecchini e Collana Cammeo in Fimo by Alberta Bijoux



 E questo anche perchè questa giornata non debba essere ricordata solo per la paura e il lutto ma per un valore insopprimibile come la libertà di espressione.



giovedì 7 maggio 2015

DANCE




Dopo aver sperimentato la ginnastica artistica,
 ovviamente da parte mia solo manualmente  qui sul blog


ed emotivamente, seguendo mia figlia Alberta nelle sue prime passioni sportive, ho avuto l'occasione di riavvicinarmi al mondo della danza.
 Uso il verbo "riavvicinare" perché, ebbene sì, la danza è stata una mia vecchia conoscenza.
Forse sarebbe meglio sorvolare......
Ma diciamo, anzi..... confessiamo, che la danza è stato uno tra i più eclatanti tentativi fallimentari della mia esperienza sportiva.

A questo punto mi piace raccontarvi una storia...

C'era una volta,
 una ragazza che si chiamava Francesca, che, dopo aver provato numerosi sport, aveva deciso di mettersi alla prova anche con la danza,
 ma, purtroppo, dopo ogni lezione, si ritrovava stanca nello spogliatoio, con un gran mal di testa perché era stata troppo concentrata  a cercare di ricordarsi i passi.
 Il muscolo che aveva lavorato di più era stato il cervello.
 E uno, due, tre quattro,...cinque, sei, sette, otto... la testa le scoppiava. 
Lei, che i numeri proprio non li sopportava, si ritrovava a doverli pronunciare per cercare di tenere il ritmo e non venir travolta dalla sicurezza dei piedi delle sue compagne di corso. 
Capì presto, accorgendosi  che a lezione cercava solo di scimmiottare le mosse della ragazza davanti, che neppure questo era lo sport per lei.
Triste per l'ennesimo fallimento, un giorno Francesca andò a salutare la maestra di danza per comunicarle la sua decisione di abbandonare il corso.
La sua insegnante, però, che di allieve ne aveva avute tante, teneva d'occhio Francesca da parecchio tempo e non fu sorpresa dalle sue parole;
aprì un cofanetto fuxia che teneva nell'armadietto del suo spogliatoio e chiese a Francesca di avvicinarsi.
Stupita, Francesca vide all'interno tante piccole e frizzanti scarpettine di danza, così minuscole, che pensò potessero a malapena calzare la zampetta delle sue tartarughe.

Orecchini Danza Fimo Dance
Orecchini danza in pasta polimerica by Alberta Bijoux


La maestra scelse, tra le tante, un paio di scarpette rosa e le avvicinò alle orecchie della ragazza.
 Questa guardò la sua immagine riflessa nel lungo specchio alla sua sinistra e si accorse che le scarpettine, messe a contatto con le sue orecchie, si erano trasformate come per magia, in un leggiadro paio di orecchini.
Lei stessa, con le scarpette alle orecchie, si sentiva più leggera.
"Ascolta bene queste parole" -  disse la maestra - " le scarpette di danza messe alle tue orecchie, invece che ai piedi, sono un invito a liberare la tua mente dai passi forzati, a far volare la fantasia  e  dondolanti alle tue orecchie, in punta di piedi ti faranno librare dolcemente.
Da piccola avrai letto tanti libri che parlavano della danza, ma lì, generalmente erano le scarpe a prendere vita e a diventare protagoniste delle storie e nessuno ha mai pensato di mettersele alle orecchie.
In questa storia, invece, la protagonista della tua vita sarai tu, le scarpette alle tue orecchie saranno le tue aiutanti.
 Le ho messe proprio alle tue orecchie perché saranno loro a sussurrarti  il conto dei passi così che tu possa liberamente danzare felice".

L'insegnante aveva capito che il problema non stava nei piedi di Francesca, ma nella sua testa.
 La posizione degli orecchini l'avrebbe aiutata.
Certo, ci sarebbe voluto del tempo e della costanza ma i risultati non si sarebbero fatti attendere.


Quei magici orecchini, che nella loro ciocca in tulle, racchiudevano lo scintillio dei tessuti 
davano una luce brillante agli occhi di Francesca,
 che tanto ammirava il mondo della danza.  Quel il mondo un po' irreale e sognante che poteva nascere da un balletto fatto con passione. Era riuscita a cogliere la sensazione della leggerezza del tulle, della brillantezza dei tutù che non aveva fatto in tempo ad indossare e dell'atmosfera frizzante e elettrica delle prove solo immaginate.

E fu così che Francesca, la lezione successiva, dopo aver indossato uno spumeggiante e vaporoso tutù rosa, e messi alle orecchie gli orecchini danzanti, si apprestò ad entrare nuovamente nella palestra. Si avvicinò alla sbarra e.....

cornice danza fimo dance

 Dettaglio della Cornice Danza in Fimo

Tutù cornice danza in fimo
Cornice Danza in pasta polimerica You Clay To Do by Alberta Bijoux




........ 1, 2, 3, 4.....5, 6, 7, 8 le sussurravano gli orecchini alle sue orecchie.

Finalmente Francesca poteva godersi la lezione di danza e pian piano, lezione dopo lezione, si appassionò sempre di più, provando e riprovando e strizzando l'occhiolino all' insegnante.
La danza è un'attività coinvolgente ed entusiasmante, una vera attività espressiva che coinvolge il corpo ma soprattutto la mente.  Il corpo diventa strumento per trasmettere emozione.
  Bisogna spesso fare e rifare senza scoraggiarsi per ottenere un risultato.
E' un po' come con le paste sintetiche.
 Non sempre al primo tentativo otteniamo il risultato sperato e siamo tentate di mollare tutto non credendoci portate, siamo tentate di riporre tutte le paste, i taglierini e i mattarelli nel cassetto....e invece .....

 ..tiriamole fuori le nostre scarpette colorate!


Quanto a me....ormai, l'unica danza che posso fare è questa: muovere delicatamente le mie dita sulla pasta polimerica.  E ai miei tempi, gli orecchini a forma di scarpetta di danza non li avevo ancora inventati. Chissà...forse mi sarebbero stati utili .
Ora riprendendo in mano un tutù di mia figlia ne apprezzo la qualità del tessuto e cerco di trasferire nella pasta il suo scintillio.
Guardate questo mio tutorial che ho caricato un po' di tempo fa su Youtube. Spero vi possa essere utile. Spiega come realizzare una scarpetta di danza in pasta polimerica in pochi minuti.






portachiavi danza in fimo

Portachiavi Danza  by Alberta Bijoux



Braccialetto e orecchini Danza in Fimo
Braccialetto Danza in pasta polimerica You Clay by Alberta Bijoux



Charm Tutù in Fimo per bracciale danza







lunedì 4 maggio 2015

A tavola con i colori - Un itinerario tra cibo e colore e tra fimo e arte




Sulla nostra tavola possiamo trovare i colori più vari tra le cose che mangiamo,
e generalmente con le paste polimeriche cerchiamo di creare le varie sfumature ostinandoci a rendere le nostre creazioni il più verosimili possibili: mescolando, impastando, stendendo con il mattarello il fimo, otteniamo le sfumature ricercate, dal giallo limone, al verde mela; dal rosso ciliegia al verde pisello...
Le paste non sono di cioccolata, ma possono avere i colori della cioccolata! Ma i colori possono essere buoni come la cioccolata?

Essere creativi vuol dire non limitarsi a vivere e subire il quotidiano, ma elevarlo a nutrimento, cibo e colore per la mente e per il corpo.


E se indiscutibilmente il cibo nutre il nostro corpo,
il colore diventa il nutrimento per la creatività.



  Se una volta, come suggeriva Bruno Munari in "Fantasia", avessimo voglia di metterci in discussione, sperimentando nuove associazioni e relazioni, giocando con la derivazione dei colori, con il disco cromatico di Itten, scopriremmo che il fimo e il colore si fondono  in un'esperienza creativa e ricreativa.

L'itinerario che vi voglio proporre oggi, ci porta seduti attorno ad una tavola imbandita;
 siamo tutti pronti per partire insieme per un viaggio nel fantastico mondo del colore!

E se dopo aver letto il Menù del giorno che l'arte ci propone,

prendessimo lo spunto per ricercare l'originalità nel cambio di colore o di dimensione (come suggeriva Bruno Munari) anche utilizzando le paste sintetiche??? Quale effetto si otterrebbe?
Messi in guardia  sul materiale non certo commestibile di cui son fatti, non si direbbe più ai dolcetti....."sembran così veri che mi verrebbe da mangiarli....",  ma soprattutto li vedremmo in una luce nuova.

Ecco il Menù del giorno che propone, nelle varie portate, cibi modificati e "modifimabili".


Menù
Pesci dell’arcobaleno del Mar Balthus

Fetta di prosciutto con l’occhio
con Pane Blu e Baguettes Volanti

Mela Verde gigante

Coppe di Nuvole montate



Avete presente l'olio di Balthus "Le Chat de la Méditerranée", del 1949, dalla sorprendente iconografia?

In quest'opera Balthus rappresenta al centro un grosso gatto dalle sembianze umane e nel suo piatto arrivano pesci dai colori dell'arcobaleno.

Vedere uscire fuori i pesci multicolori dal variopinto arcobaleno e vederli finire nel piatto per essere mangiati con il coltello e la forchetta, mi ha fatto pensare allo stretto rapporto fra cibo e colore e alle infinite combinazioni tra cibo e fimo.

Sediamoci allora anche noi, insieme al gatto, attorno alla nostra tavola imbandita da Balthus!

E se mettessimo sulla tavola imbandita, come antipasto, un po’ di affettati?

Troveremmo una bella fetta di prosciutto con l’occhio, umanizzata fantasticamente da Magritte.


Ad accompagnare il prosciutto avremmo baguettes volanti di Magritte  e il pane blu di Man Ray, uno di quei pani lunghi chiamati "baguette" che abbiamo comprato anche noi durante le vacanze di Natale a Parigi. Proprio dietro al nostro hotel @Pullman Eiffel Paris, a due passi dalla Torre più visitata del mondo, abbiamo scoperto, purtroppo solo l'ultimo giorno della nostra permanenza nella Ville lumière, il paradiso delle baguette, nel fantastico panificio - pasticcieria  "boulangerie", dove si potevano anche degustare i deliziosi croque monsieur.



Il Conte si nutre

Baguette
Boulangerie Sicard Patisserie- Paris


 Man Ray  la dipinse di blu cobalto.
Noi modelliamo il Fimo blu cobalto.


Charm baguette blu in Fimo

Charm Baguette Blue in Fimo
by Alberta Bijoux


L'avremmo mai acquistato a Parigi un pane blu???
Per pranzo no di certo....ma come souvenir, sotto forma di charm in fimo per una collanina,....probabilmente sì.
Charm Baguette Blu in Fimo
 Il pane è  pane ma se di colore blu diventa immangiabile.
 Sono stati fatti esperimenti di vario tipo per studiare la relazione tra colore e mangiabilità e probabilmente, se un panificio decidesse di sfornare pane blu i suoi incassi subirebbero un calo vertiginoso. E questo perché? Perchè sono il rosso e l’arancione i colori biologici dell’uomo; il blu è troppo raro in natura. Troviamo solo qualche frutto che però più che essere blu è in realtà da considerarsi violetto (uva nera, mirtilli, susine).

Proseguendo con la seconda portata del nostro itinerario fimo-gastronomico,
immaginiamo una fetta di prosciutto bianca opaca……

E poi concludiamo il pasto, con alterazioni nelle dimensioni, con mele verdi giganti e coppe di nuvole di Magritte, che offrono spunti fantasiosi per sviluppare la creatività, per re-inventare la realtà.

 "Rosa Limone" di Hervé Tullet ci porta nel fantastico mondo dell’illustratore dove nessun colore si trova al posto giusto e ci fa incontrare limoni rosa, banane rosse, mele grigie.

 Quanto aiuto per i più piccoli  nel riconoscere e attribuire i colori e per i più grandi nel provare nuove relazioni e accostamenti e inventare nuove immagini di formaggio marrone che profuma di fragola.

La pasta sintetica ci permette di giocare con le relazioni.


 E
se, utilizzando ancora una volta la versatilità del Fimo per dare tridimensionalità ai nostri quadri mentali, dopo aver gustato il Menù dell'arte, ci venisse voglia di una caramella e realizzassimo delle  Morositas, non nel nero color della liquirizia, ma delle Morositas del nostro colore preferito...magari rosa neon........
 per fondere il piacere degli occhi  con l'evocazione della forma?

Braccialetto morositas rosa neon in Fimo

Dettaglio braccialetto morositas in fimo rosa neon

braccialetto rosa neon morositas fimo

.........Voi le assaggereste o preferireste indossarle come braccialetto?