Sulla nostra tavola possiamo trovare i colori più vari tra le cose che mangiamo,
e generalmente con le paste polimeriche cerchiamo di creare le varie sfumature ostinandoci a rendere le nostre creazioni il più verosimili possibili: mescolando, impastando, stendendo con il mattarello il fimo, otteniamo le sfumature ricercate, dal giallo limone, al verde mela; dal rosso ciliegia al verde pisello...
Le paste non sono di cioccolata, ma possono avere i colori della cioccolata! Ma i colori possono essere buoni come la cioccolata?
Essere creativi vuol dire non limitarsi a vivere e subire il quotidiano, ma elevarlo a nutrimento, cibo e colore per la mente e per il corpo.
E se indiscutibilmente il cibo nutre il nostro corpo,
il colore diventa il nutrimento per la creatività.
Se una volta, come suggeriva Bruno Munari in "Fantasia", avessimo voglia di metterci in discussione, sperimentando nuove associazioni e relazioni, giocando con la derivazione dei colori, con il disco cromatico di Itten, scopriremmo che il fimo e il colore si fondono in un'esperienza creativa e ricreativa.
L'itinerario che vi voglio proporre oggi, ci porta seduti attorno ad una tavola imbandita;
siamo tutti pronti per partire insieme per un viaggio nel fantastico mondo del colore!
E se dopo aver letto il Menù del giorno che l'arte ci propone,
prendessimo lo spunto per ricercare l'originalità nel cambio di colore o di dimensione (come suggeriva Bruno Munari) anche utilizzando le paste sintetiche??? Quale effetto si otterrebbe?
Messi in guardia sul materiale non certo commestibile di cui son fatti, non si direbbe più ai dolcetti....."sembran così veri che mi verrebbe da mangiarli....", ma soprattutto li vedremmo in una luce nuova.
Ecco il Menù del giorno che propone, nelle varie portate, cibi modificati e "modifimabili".
Menù
Pesci dell’arcobaleno del Mar Balthus
Fetta di prosciutto con l’occhio
con Pane Blu e Baguettes Volanti
Mela Verde gigante
Coppe di Nuvole montate
Avete presente l'olio di Balthus "Le Chat de la Méditerranée", del 1949, dalla sorprendente iconografia?
In quest'opera Balthus rappresenta al centro un grosso gatto dalle sembianze umane e nel suo piatto arrivano pesci dai colori dell'arcobaleno.
Vedere uscire fuori i pesci multicolori dal variopinto arcobaleno e vederli finire nel piatto per essere mangiati con il coltello e la forchetta, mi ha fatto pensare allo stretto rapporto fra cibo e colore e alle infinite combinazioni tra cibo e fimo.
Sediamoci allora anche noi, insieme al gatto, attorno alla nostra tavola imbandita da Balthus!
E se mettessimo sulla tavola imbandita, come antipasto, un po’ di affettati?
Troveremmo una bella fetta di prosciutto con l’occhio, umanizzata fantasticamente da Magritte.
Ad accompagnare il prosciutto avremmo baguettes volanti di Magritte e il pane blu di Man Ray, uno di quei pani lunghi chiamati "baguette" che abbiamo comprato anche noi durante le vacanze di Natale a Parigi. Proprio dietro al nostro hotel @Pullman Eiffel Paris, a due passi dalla Torre più visitata del mondo, abbiamo scoperto, purtroppo solo l'ultimo giorno della nostra permanenza nella Ville lumière, il paradiso delle baguette, nel fantastico panificio - pasticcieria "boulangerie", dove si potevano anche degustare i deliziosi croque monsieur.
Il Conte si nutre
Baguette
Boulangerie Sicard Patisserie- Paris
Man Ray la dipinse di blu cobalto.
Fetta di prosciutto con l’occhio
con Pane Blu e Baguettes Volanti
Mela Verde gigante
Coppe di Nuvole montate
Avete presente l'olio di Balthus "Le Chat de la Méditerranée", del 1949, dalla sorprendente iconografia?
In quest'opera Balthus rappresenta al centro un grosso gatto dalle sembianze umane e nel suo piatto arrivano pesci dai colori dell'arcobaleno.
Vedere uscire fuori i pesci multicolori dal variopinto arcobaleno e vederli finire nel piatto per essere mangiati con il coltello e la forchetta, mi ha fatto pensare allo stretto rapporto fra cibo e colore e alle infinite combinazioni tra cibo e fimo.
Sediamoci allora anche noi, insieme al gatto, attorno alla nostra tavola imbandita da Balthus!
E se mettessimo sulla tavola imbandita, come antipasto, un po’ di affettati?
Troveremmo una bella fetta di prosciutto con l’occhio, umanizzata fantasticamente da Magritte.
Ad accompagnare il prosciutto avremmo baguettes volanti di Magritte e il pane blu di Man Ray, uno di quei pani lunghi chiamati "baguette" che abbiamo comprato anche noi durante le vacanze di Natale a Parigi. Proprio dietro al nostro hotel @Pullman Eiffel Paris, a due passi dalla Torre più visitata del mondo, abbiamo scoperto, purtroppo solo l'ultimo giorno della nostra permanenza nella Ville lumière, il paradiso delle baguette, nel fantastico panificio - pasticcieria "boulangerie", dove si potevano anche degustare i deliziosi croque monsieur.
Il Conte si nutre
Baguette
Boulangerie Sicard Patisserie- Paris
Noi modelliamo il Fimo blu cobalto.
Charm Baguette Blue in Fimo
by Alberta Bijoux
L'avremmo mai acquistato a Parigi un pane blu???
Per pranzo no di certo....ma come souvenir, sotto forma di charm in fimo per una collanina,....probabilmente sì.
by Alberta Bijoux
L'avremmo mai acquistato a Parigi un pane blu???
Per pranzo no di certo....ma come souvenir, sotto forma di charm in fimo per una collanina,....probabilmente sì.
Il pane è pane ma se di colore blu diventa immangiabile.
Sono stati fatti esperimenti di vario tipo per studiare la relazione tra colore e mangiabilità e probabilmente, se un panificio decidesse di sfornare pane blu i suoi incassi subirebbero un calo vertiginoso. E questo perché? Perchè sono il rosso e l’arancione i colori biologici dell’uomo; il blu è troppo raro in natura. Troviamo solo qualche frutto che però più che essere blu è in realtà da considerarsi violetto (uva nera, mirtilli, susine).
Proseguendo con la seconda portata del nostro itinerario fimo-gastronomico,
immaginiamo una fetta di prosciutto bianca opaca……
E poi concludiamo il pasto, con alterazioni nelle dimensioni, con mele verdi giganti e coppe di nuvole di Magritte, che offrono spunti fantasiosi per sviluppare la creatività, per re-inventare la realtà.
"Rosa Limone" di Hervé Tullet ci porta nel fantastico mondo dell’illustratore dove nessun colore si trova al posto giusto e ci fa incontrare limoni rosa, banane rosse, mele grigie.
Quanto aiuto per i più piccoli nel riconoscere e attribuire i colori e per i più grandi nel provare nuove relazioni e accostamenti e inventare nuove immagini di formaggio marrone che profuma di fragola.
La pasta sintetica ci permette di giocare con le relazioni.
E se, utilizzando ancora una volta la versatilità del Fimo per dare tridimensionalità ai nostri quadri mentali, dopo aver gustato il Menù dell'arte, ci venisse voglia di una caramella e realizzassimo delle Morositas, non nel nero color della liquirizia, ma delle Morositas del nostro colore preferito...magari rosa neon........ per fondere il piacere degli occhi con l'evocazione della forma?
Proseguendo con la seconda portata del nostro itinerario fimo-gastronomico,
immaginiamo una fetta di prosciutto bianca opaca……
E poi concludiamo il pasto, con alterazioni nelle dimensioni, con mele verdi giganti e coppe di nuvole di Magritte, che offrono spunti fantasiosi per sviluppare la creatività, per re-inventare la realtà.
"Rosa Limone" di Hervé Tullet ci porta nel fantastico mondo dell’illustratore dove nessun colore si trova al posto giusto e ci fa incontrare limoni rosa, banane rosse, mele grigie.
Quanto aiuto per i più piccoli nel riconoscere e attribuire i colori e per i più grandi nel provare nuove relazioni e accostamenti e inventare nuove immagini di formaggio marrone che profuma di fragola.
La pasta sintetica ci permette di giocare con le relazioni.
E se, utilizzando ancora una volta la versatilità del Fimo per dare tridimensionalità ai nostri quadri mentali, dopo aver gustato il Menù dell'arte, ci venisse voglia di una caramella e realizzassimo delle Morositas, non nel nero color della liquirizia, ma delle Morositas del nostro colore preferito...magari rosa neon........ per fondere il piacere degli occhi con l'evocazione della forma?
.........Voi le assaggereste o preferireste indossarle come braccialetto?
Fatemi sapere ;-)
RispondiEliminasempre interessanti le sperimentazioni... e deliziose le liquirizie rosa acceso :)
RispondiEliminaGrazie Anna, grazie per il commento.
RispondiEliminaSeguo sempre il tuo blog
http://www.cafecreativo.it/
e in questi giorni ho provato per la prima volta a usare una Big Shot!