venerdì 27 marzo 2015

PROFUMO DI RICORDI Ogni cornice racchiude una storia

 
 
 

Una serata a Mykonos, Isole Greche

 

Il nostro arrivo a Mykonos

                                               

Siamo in crociera. Verso sera, con le prime luci del tramonto, arriviamo con la nostra nave a Mykonos.  Mykonos ci appare tipicamente greca nei colori e nelle forme, accogliente e rilassante.  A quest'ora ci piace guardare il mare che si tinge di argento e brilla. Le guide turistiche descrivono quest'isola come "isola della trasgressione", della vita notturna. ..Noi, ovviamente, data la nostra brevissima permanenza, non riusciamo certamente a coglierla. Mi incuriosisce molto l'usanza di pitturare di bianco il tronco degli alberi e vengo a sapere che viene fatto per dare maggior risalto ai colori della natura. Scendiamo dalla nave per goderci il tramonto da questa bellissima isola. .
 
 
 








Cascate naturali di Bouganville e casette bianche e blu
  
 



L'emozione dei colori...... prende forma in FIMO


Cornice in fimo fiori bouganville

 

Camminiamo tra stradine e casette bianche con le scale e i balconi dipinti di azzurro e blu e abbelliti da rigogliose piante di bouganville fuxia e rosse che come delle cascate naturali ricoprono, in un tripudio di colore, gli scorrimano. Camminiamo tra negozi di souvenir, negozi alla moda e pita giros. Ci dirigiamo, poi, verso quella zona chiamata "la piccola Venezia" perché affacciata con tutte le sue casette, ora tutti ristorantini con una miriade di tavolini e tavoletti, in riva al mare per goderci al meglio uno dei più bei tramonti del mondo, quando le case che si affacciano sulla baia di Mykonos, da bianche diventano magicamente color alabastro. E' lì che ci aspetta, nel mare sempre liscio come l'olio, la nostra nave, la Costa Victoria. Seguendo il tramonto caldo i dirigiamo verso l'attigua zona alla sinistra della "Piccola Venezia", dove, dopo una breve salita, arriviamo ai Mulini. Mulini a vento non più in funzione ma molto suggestivi. Si tingono anche loro dei colori sempre più accesi del tramonto e fanno da scenario d'effetto alle nostre fotografie.
 
Cornice bouganville fiori in fimo
 
Dettagli di fiori. Tra realtà e fantasia. Natura&Fimo
 
Ci sediamo ad ammirare e contemplare lo spettacolo con il cuore pieno di stupore e di gioia. Ne abbiamo visti tanti di tramonti, anche da casa, sulla nostra "Grande Venezia".
Stasera il cielo che ci sovrasta è di una purezza incomparabile. Uno spettacolo sempre unico,  quello del sole che ci saluta ma, per la prima volta nella mia vita, riesco inaspettatamente, a vedere il Raggio Verde, quel raggio di cui parla Jules Verne nel suo libro "Il raggio verde", l'ultimo raggio che il sole lancia prima di sparire dietro l'orizzonte. 
Quante volte avevo fantasticato anch'io di recarmi addirittura in Scozia per assistere a tale fenomeno che mi aveva affascinato e invece, quando meno te lo aspetti e non avresti mai immaginato di poterci assistere,......è davanti ai tuoi occhi.
 
E penso anche al regista Eric Rohmer che nel 1986 vince il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia con il film "Il Raggio Verde". La protagonista è la fragile Delphine che, insoddisfatta delle sue scelte, dopo varie peregrinazioni, insicurezze e smarrimenti, ricambia il sorriso di uno sconosciuto perché, come vuole la leggenda tramandata da Verne, crede di vedere in lui il raggio verde che eccezionalmente il Sole regala al tramonto.
 

 
Dicono che chi riesce a vedere il Raggio Verde riesce da quel momento a capire tante cose e ad avere il dono della saggezza.
Sarà stato il Raggio Verde o la magia di quei posti, non importa, si prova comunque una sensazione di benessere interiore,  di stupore per una natura, che se avessimo il tempo di osservare con più calma nella nostra forzatamente frenetica vita, ci stupirebbe ogni giorno donandoci serenità, voglia e desiderio di ritornare in questi luoghi per riviverne le suggestioni.

 

 
Il nostro libro  del cuore
 
Certo che, a chiunque mi chiedesse chi è il mio scrittore preferito sempre risponderei con certezza, noncurante degli sguardi stupiti di chi sta intorno, che è Jules Verne.
Sono stata conquistata da lui con il suo libro " L'isola misteriosa" fin da piccola, ma anche da grande, posso dire che i suoi libri non solo mi regalano momenti di puro stacco dalla realtà, ma anche riescono a saziare, almeno in parte, il mio grande desiderio di conoscere il mondo.
Ora sembra non ci sia più tempo per l'avventura e ai ragazzi raramente si propongono tali letture che invece restano sorprendentemente attuali per la capacità di coinvolgere il lettore che ha deciso di lasciarsi andare.  Si crede che il genere avventuroso sia sorpassato, o cosa da bambini.....ma allora forse non avete ancora letto il suo capolavoro.
"Il raggio Verde"  scritto da Verne nel 1882 è il suo ventitreesimo viaggio straordinario, veramente straordinario, nonostante una critica contraria, nel quale Verne secondo me, riesce a fondere in modo perfetto avventura e sentimento ottenendo un risultato di pura poesia che lascia il segno e fa pensare. Nel personaggio di Helena Campbell, la protagonista, che decide, dopo aver conosciuto la leggenda del raggio verde (effetto della rifrazione della luce solare), di non sposarsi prima di averlo visto, l'autore riesce a ricreare quelle sensazioni di attesa e di incertezza per il futuro che ci appartengono perchè proprie della fragile natura dell'essere umano.  Il raggio verde diviene metafora di una ricerca del nostro io che possiamo ritrovare e riconoscere solo se ci fermiamo. Ma solo se ci fermiamo.
 
Era di un verde che non riesco a descrivervi se non attraverso le parole di Verne:
 "Avete a volte osservato il sole che tramonta su un orizzonte marino? Certamente sì. L'avete seguito fino al momento in cui, quando la parte superiore del suo disco sfiora la linea dell'acqua, esso sta per sparire?  Ma avete notato il fenomeno che si verifica nel preciso istante in cui l'astro radioso getta il suo ultimo raggio, se il cielo allora sgombro di foschia è di una purezza perfetta?
La prima volta che vi capiterà l'occasione - capita assai di rado - di fare questa osservazione, non sarà, come si potrebbe credere, un raggio rosso che verrà a colpire la retina del vostro occhio, bensì un raggio <<verde >>, ma di un verde meraviglioso, di un verde che nessun pittore può ottenere nella tavolozza, di un verde la cui sfumatura la natura non ha mai riprodotto né fra le tinte così varie dei vegetali, né nel colore dei mari più limpidi! Se c'è del verde in paradiso, non può essere che questo, che senza dubbio è il verde della Speranza!
Ma ciò che la signorina Campbell non disse è che quel Raggio Verde si riferiva a una vecchia leggenda, il cui senso intimo le era sfuggito fino ad allora, leggenda nata nelle Highlands, e che sostiene questo: il Raggio Verde ha la virtù di fare sì che chi l'ha visto non possa più ingannarsi nelle cose che riguardano il sentimento; chi è stato tanto fortunato da vederlo, vede chiaro nel proprio cuore e in quello degli altri."

Cit. Jules Verne, "Il raggio verde, ed. Mursia , pag. 147

 
Il tramonto speciale a Mykonos
 
 

Cornice bouganville fiori in fimo fatta a mano
 
 
 L'osservazione della Natura ci permette di modellare la pasta sintetica donandole freschezza e naturalezza. Questi fiori di bouganvillea profumano di ricordi ancor prima della cottura.
 
 
Fiori di Bouganville in fimo per cottura
 
 Dettaglio fiori in Fimo adagiati sul vassoio del fornetto prima della cottura
 
 
"Abbiamo visto la felicità stessa, quella che la leggenda collegava all'osservazione di questo fenomeno!...Dato che l'abbiamo trovata, mio caro Oliver, ci basti, e lasciamo a quelli che non la conoscono (e che vorranno conoscerla) la ricerca del Raggio Verde."


Cit. Jules Verne, "Il raggio verde",  ed. Mursia, pag.245
E posso concludere che, dopo aver  in gioventù fantasticato con ingenua credulità su questa leggenda, il mio Raggio Verde, quella sera a Mykonos, l'ho visto veramente e compreso profondamente: era la mia famiglia accanto a me e tutta la gioia nel cuore che provavo.
Una volta tornati a casa, niente di più poetico che racchiudere questo magico e prezioso ricordo in una cornice  ricca di fiori di bouganvillea realizzati  in fimo interamente a mano, per ricordare la bellezza di quel luogo e l'intensità delle emozioni provate.


Una cornice Alberta Bijoux personalizzabile  e fatta a mano può veramente rendere tattile un' emozione.
 
Ci avete mai pensato?


Cornice fiori bouganville Fimo 
 
 
Ma soprattutto voi...... avete mai visto il Raggio Verde?
 
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Maria Giovanna e Alberta
 
 
 
 
Per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi. Il progetto di una cornice a tema personalizzata Alberta Bijoux parte da un'idea, una foto, un'immagine che viene trasferita sulla carta sotto forma di bozzetto. Poi con le paste sintetiche modellabili Fimo e You Clay si realizza il progetto che infine andrà incollato sul supporto.
 

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