mercoledì 30 marzo 2016

Un anno di blog

In questi giorni il mio blog, il mio piccolo diario al quale confido tutta la mia vita polimerica,
ha compiuto un anno!
 Evviva! 

Ma ora qui io non mi voglio dilungare festeggiando numeri o traguardi particolari
 (anche se, con mia grande gioia sono riuscita a raggiungere quasi le 15.000 visualizzazioni, che,
per un blog di super nicchia come il mio, non mi sembrano per niente poche!!!).
Certo, i dati comunque mi rincuorano molto, perché vuol dire, che in un certo modo,
 sono riuscita a raggiungervi e a trasmettervi la mia passione per le paste polimeriche
 e per la creatività che aiuta a rallegrare le nostre giornate e le nostre case!
Durante questo anno ho avuto modo di conoscere virtualmente altre creative e i loro fantastici blog. Ho avuto l'occasione di condividere con loro contenuti creativi e di aderire a simpatiche iniziative.
Sono contenta di avere avuto l'opportunità di sostenere l'handmade e il messaggio che ,
dietro ad ogni creazione, c'è una storia, un'emozione, un'esperienza, un viaggio...tutto da raccontare.
Nel blog ho sempre cercato infatti, di fondere, anche nei tutorial dedicati alla pasta polimerica,
 tracce d'arte, moda e lifestyle.
 Ed è questo secondo me il bello del mio blog!
La pasta non rimane ferma nel suo stato polimerico ma si nobilita, si arricchisce, prende nuove forme attraverso le esperienze e gli spunti che la vita quotidianamente ci offre.
Bene, oggi voglio festeggiare decorando la mia borsa a frange con questi pacchettini regalo,
 dedicati a tutti voi che mi seguite, ma anche a tutti quelli che, anche solo per una volta,
 sono passati per il blog!
Un grazie di cuore!




L'evoluzione dei marshmallows in pasta polimerica

 
Come vi ho già raccontato, la mia prima creazione in pasta polimerica
 è stata proprio un braccialetto decorato con i golosissimi e irresistibili marshmallows.
 
 Stamattina mi sono divertita a spulciare tra le vecchie foto delle mie creazioni
 per ritrovare le fotografie dei marshmallows che ho realizzato in questi anni
 cercando di individuarne una linea evolutiva.
 
Ero curiosa di vedere, come un semplice dolcetto,
ottenuto dall'arrotolamento di piccole salsicce di pasta polimerica,
 poteva essersi modificato, sotto le mie  mani, in questi anni.
 
Lascio a voi la parola...
Ecco a voi una carrellata di marshmallows rigorosamente in ordine cronologico dal 2011 al 2016.
Può un marshmallow evolversi nel tempo?
Questo è il quesito di oggi.
Aspetto i vostri commenti, mi raccomando!
Si notano delle differenze?
 
 
 Bracciale Marshmallow 2011
 
 
Bracciale Marshmallow 2012


 Braccialetto Marshmallow 2013
 

Orecchini Marshmallow 2013


Orecchini Marshmallow 2014

Bracciale Marshmallow 2014
 
 

 Bracciale Marshmallow 2015

 Orecchini Marshmallow 2016


Braccialetto Marshmallow 2016
 

Orecchini Marshmallow 2016
 
 
 


5 domande sulle paste polimeriche


Con piacere oggi finalmente riesco a trovare il tempo per rispondere a un paio di domande che mi avete rivolto, un po' di tempo fa, attraverso il blog e i social network.
Vi racconto un po' di me .....

1. Quando e come è iniziato l'hobby delle paste polimeriche?

Il mio hobby delle paste polimeriche è iniziato 6 anni fa in un periodo tristissimo della mia vita. E qui mi permetto di dire che, scoprire una passione a cui dedicarsi, può aiutare moltissimo in questi casi e che il potere della creatività sulle nostre menti può essere immenso. Ricordo che, una volta presa la mano con le paste sintetiche, per non pensare, rimanevo sveglia a creare rose fino a notte inoltrata.
Ma tornando alla domanda .....Tutto è iniziato perché la mia attenzione era stata attirata, cercando in rete un braccialetto da regalare a mia figlia, da un golosissimo e dolcissimo braccialetto tutto decorato con marshmallows bianchi e rosa in fimo.
Non sapendo di che materiale si trattasse, ma conquistata dall'effetto così verosimile e irresistibile, ho cominciato a navigare in rete alla scoperta del significato della parola fimo e alla ricerca delle paste polimeriche.
Scoprendo che si trattava di paste modellabili, entusiasta dell'idea, già immaginavo di creare con le mie mani simili leccornie. Ma poi, leggendo meglio e scoprendo che tali paste per solidificarsi dovevano subire un processo di cottura in forno, i miei iniziali entusiasmi, confesso, si sono fermati.
Infatti le paste polimeriche (a meno che non si tratti di quelle che si asciugano lentamente all'aria) inizialmente manipolabili come si trattasse di pongo, devono essere cucinate in forno alla temperatura di circa 110° per 20 minuti per assumere forma solida. Ed ecco cominciare i primi dilemmi....
Dove avrei potuto io cucinare le mie creazioni? Nel forno della cucina, paranoica come sono, non avrei mai accettato di cucinarci prima la plastica e poi la mia pizza per cena, no, no, no, anche se in tantissime creative lo fanno e non succede nulla. L'importante è non bruciare la plastica.
Decido quindi di fornirmi di un semplicissimo fornetto elettrico che fortunatamente trovo al prezzo stracciato di 10 euro a un mercatino delle mamme su Facebook.
Ma se poi avessi bruciato comunque, da inesperta, qualcosa? Tutti sappiamo che non fa bene respirare plastica..... Ora ripenso a tutte queste ansie con il sorriso. Penso che tutte le persone che vorrebbero accostarsi a questo fantastico hobby possano essere inizialmente frenate da tutte queste paure.
In preda a mille dubbi, non sicura che il termostato fosse realmente funzionante, decido di inserire all'interno un termometro da forno per verificare l'esatta temperatura raggiunta internamente.
 E via, questo è stato l'inizio di una grande passione che ancora porto avanti e che condivido con mia figlia.
E ovviamente il braccialetto con i marshmallows non l'ho più acquistato in rete ma ce lo siamo fatte noi!





2. Hai mai bruciato le tue creazioni?

No, mai! Oggi posso oggettivamente confermare che l'aver scelto di cucinare in un fornetto elettrico destinato solo alla cottura delle paste polimeriche e l'aver inserito, fin da subito, un termometro da forno all'interno mi ha permesso di non bruciare mai nulla e di vivermi il mio hobby in piena serenità e tranquillità.
Ve lo consiglio vivamente, con pochi euro state tranquille!

3. Quale è stata la tua prima creazione in fimo?

Come ho raccontato precedentemente, la mia prima creazione in fimo è stato un braccialetto con i marshmallow per mia figlia. Ricordo ancora l'attesa davanti al fornetto, aspettando, quasi incredula la magia della solidificazione. Quando ho levato il vassoio dal forno, ho toccato i marshmallows che erano ancora caldi. E che emozione, quando, una volta raffreddati, li ho presi in mano e li ho picchiettati sul tavolo. Che rumore! Erano come di pietra! Da qui non mi sono più fermata e ho cominciato a produrre biscottini che, dopo i marshmallows, sono tra le cose più semplici da realizzare anche senza l'ausilio di stampini per chi è alle prime armi.




4. Cosa ti piace creare di più?

Le mie passioni con il tempo sono diventate le cornici personalizzate interamente realizzate a mano. Ho creato con tanto divertimento cornici dai temi più disparati: cornici a tema pirati, a tema danza, a tema battesimo, a tema viaggi ecc. ecc.  E poi ci sono loro, la mia ultima grande passione "Le Albertine" le mie bamboline bijoux vestite di abiti polimerici . Le adoro! Con la pasta polimerica si possono creare dei tessuti fantastici, anche effetto pizzo! Le conoscete?




5. Ci sono tante paste polimeriche. Tu quale usi?

Sì, è vero ce ne sono tante. Io ho usato inizialmente il Fimo della Staedler e poi soprattutto la pasta sintetica You Clay della TO-DO che mi ha conquistato per la sua confezione richiudibile e per la brillantezza dei suoi colori, talmente luminosi che raramente sento il bisogno di verniciare le creazioni.



mercoledì 23 marzo 2016

Una farfalla a Venezia

Con grande entusiasmo ho deciso di aderire subito alla nuova iniziativa
Si tratta di riempire e colorare le nostre città con delle farfalle handmade fatte da noi,
per sostenere la magia della creatività e  il valore del fatto a mano con amore.
 
 
Mi piace molto l'idea di paragonare la creatività e le nostre idee
alle leggere ali di una farfalla e ai loro variopinti colori.
Mi piace tantissimo la proposta di lasciare una farfalla creata da me, in un bel posto della mia città,
e che qualcuno che non conosco, possa trovarla.
Magari deciderà di volare anche lui sulle ali della fantasia.

Ho pertanto deciso di mettermi immediatamente all'opera,
facendo nascere la mia prima farfalla, ovviamente come mia consuetudine, in pasta sintetica.
 
 
Ecco un breve tutorial per realizzare una farfalla in pasta polimerica.
 
Occorrente: pasta sintetica turchese, pasta sintetica bianca, pasta sintetica nera, macchina della pasta o mattarello, taglierino, fornetto elettrico per la cottura.
 
Dopo aver realizzato dei piccoli cilindri di diverso diametro in pasta polimerica turchese e bianca,
stendo, con l'aiuto della macchina della pasta o di un mattarello, una sottile sfoglia di pasta nera.
Avvolgo i cilindri turchesi e bianchi con dei rettangolini di pasta nera.
 
 
 
Sovrappongo a piacere i vari cilindrini cercando di ricreare il variegato effetto delle ali di una farfalla.


 
 Nelle parti terminali aggiungo anche dei cilindrini bianchi,
sempre dopo averli avvolti nella pasta nera.
 
 
 Taglio con un taglierino la composizione ottenuta in quattro fettine.
 

Mi appresto a modellare con le mani le fettine ottenute dando loro la forma delle ali di una farfalla.
 



 Unisco le quattro ali inserendo al loro centro un salamino di pasta nera
 che diventa il corpo della farfalla.
 

 
Dopo la cottura nel fornetto elettrico a 110° per 20 minuti,
la farfalla ha preso forma in pasta polimerica.
 
Ora è pronta per volare di fiore in fiore,
colorando dei suoi polimerici colori la mia città.
  


La mia farfalla, realizzata in pasta sintetica, ha preso forma e vita e,
dopo aver svolazzato leggiadra di fiore in fiore,
 dopo aver danzato nell'aria che profuma di primavera,
 assume qualche "plastica" posa che riesco prontamente a fissare con il mio obiettivo.
 
Decide infine di posarsi su una panchina per far volare la fantasia di chi, sedendosi su di essa,
 per godere della fantastica vista su Venezia dal Lido di Venezia,
la noterà e la raccoglierà.
 


La farfalla porta, appeso alle sue ali, il tag dell'iniziativa  ‪#‎KreattivaAliColorate
personalizzato con la frase " Fai volare la tua fantasia".

Perché, specialmente in questi tristi giorni, nei quali il mondo ci appare così nero,
essa possa colorare, con il suo messaggio, le nostre città e strapparci un sorriso.
L'uomo, che con le sue mani distrugge,  ha anche il grande dono di poter creare, di poter fantasticare,
 di saper ammirare ed amare il mondo che lo circonda.


 
Mi piace immaginare che la farfalla possa sussurrare alle orecchie di chi si sederà sulla panchina questi delicati pensieri ...
"Questa è la mia panchina preferita - racconta la farfalla -
 " e quando mi poso qui, potrei rimanerci per ore a scaldarmi le ali al sole ammirando,
immersa in uno splendido scenario, che pare un acquerello,
 le varie sfumature di colore dell'acqua e del cielo,
che semplicemente l'inevitabile trascorrere delle ore può donare."
 
"Da qui" - prosegue la farfalla - "posso ammirare tranquillamente Venezia,
troppo lontana da raggiungere per le mie ali!
 Posso distinguere anche il Campanile di San Marco e il Palazzo Ducale,
tutto da qui, da questa panchina di legno che è il mio piccolo tesoro da custodire.
Posso ammirare una Venezia sognante, una Venezia che prende forma nella mia fantasia,
Qui mi sento protetta e al sicuro.
 A distanza posso immaginare il volo dei piccioni in Piazza San Marco, l'acqua alta,
e i grandi e forti gabbiani che volteggiano sopra alle "briccole" della laguna non mi fanno paura e nemmeno i tanti turisti che affollano la piazza e che distrattamente potrebbero calpestarmi.
Da qui Venezia mi pare un quadro e mi regala tanta serenità.
Una volta ero viva ed effimera, poi un giorno ho desiderato immensamente,
immersa in questo bagno di colore,
 che le mie sottili e delicate ali potessero trasformarsi e solidificarsi in colorata pasta polimerica,
per far durare queste emozioni per sempre. E ora, caro passante, vivo nella tua fantasia!"
 
 


Ciao dal Lido di Venezia! 

venerdì 18 marzo 2016

E' nata! E' una femmina!

18 Marzo 2016
E' nata! E' una femmina!
Ma........ ??????



.........
Alt, alt, alt!!! Che cosa state pensando mai???
Tranquilli, nessuna mia nuova gravidanza, oggi è semplicemente nata la mia prima bimba polimerica!
Che emozione tenerla tra le mani! E' piccolissima!
Ora vi spiego meglio....

Come vi avevo raccontato qui, l'immersione negli stands di Abilmente Vicenza,
la Fiera della Manualità Creativa, a caccia di polimeriche suggestioni,
ha dato i suoi frutti.


Ecco che oggi mi sono messa al lavoro e ho provato a dar vita a una piccola bimba
utilizzando il magico e morbido stampino in silicone rosa
a forma di bebè acquistato in Fiera da Make Your Style.




E' un vero piacere utilizzare questo stampino, particolarmente gelatinoso ed elastico,



nel quale la pasta polimerica entra con la semplice pressione di un dito.



Lo stampino per ottenere il corpicino del bebè di Make Your Style ha la caratteristica di essere molto più morbido rispetto ad altri stampini che ho utilizzato in passato,
rendendo più facile e piacevole l'operazione iniziale di riempimento con la pasta.






 E l'effetto è semplicemente...... beh, ditelo voi!

Per realizzare la mia prima bebè in pasta sintetica
ho scelto di utilizzare la pasta polimerica You Clay della TO-DO
061 skin, ovvero la colorazione che riproduce il colore della pelle.





Sono molto contenta così finalmente ho l'opportunità di sperimentare e testare
 l'effetto di questa colorazione. Ho così inaugurato, con mia grande gioia,
 il mega panetto di pasta sinteticaYou Clay 061 skin da 225 g
che il Conte, mio marito, mi ha regalato per San Valentino.
"Un bel pacco.....famiglia!" - mi ha scritto nel bigliettino.
Che romantico!



Ho pensato subito di cucire per la piccola bambina, con ago e ..... fimo,
 e l'aiuto della macchina per la pasta per stendere la sottile stoffa,
un bel vestitino a righe bianche e rosa.



E adesso....
shhhh!!!
E' l'ora della nanna!

La mia piccolina dorme sulla sua scatolina a forma di cuscinetto preparata da Alberta con la sua mitica Big Shot.




giovedì 17 marzo 2016

Rametti fioriti segnaposto

RAMETTI FIORITI SEGNAPOSTO
 
Ormai mancano pochi giorni a Pasqua.
 
State cominciando anche voi a pensare a che cosa cucinare
 e a come apparecchiare la tavola per stupire i vostri ospiti?
 
A dire la verità, io non ho ancora stabilito il menù.
Preferisco sempre partire dalla preparazione della tavola, in modo da distrarre i miei ospiti,
 dai miei probabili fallimenti culinari, con un creativo tablesetting .
 
E oggi ho il piacere di condividere con voi in anteprima,
 aderendo all'iniziativa lanciata da Kreattiva,
la foto di come preparerò la tavola quest'anno per festeggiare la Pasqua,
 alla quale seguirà un facile tutorial su come realizzarla.
 
Su una tovaglia bianca adagerò i piatti bianchi, i bicchieri di cristallo e le posate.
Sul piatto poserò, come segno primaverile e di benvenuto,
un rametto di fiori di pesco,
finemente infiocchettato con un leggero nastro di organza.
 
 
 

Un rametto di fiori di pesco che gli ospiti potranno poi portare a casa e mettere in un vasetto...
anche senza l'acqua..... ovviamente!
Infatti si tratta di rametti raccolti al parco ai quali ho incollato, con una goccia di SuperAttack,
dei polimerici fiorellini.
 
Ecco qui un semplicissimo tutorial che in pochi passaggi vi permetterà di realizzare dei segnaposto primaverili, pasquali, creativi e polimerici.
 
 
 
FOTOTUTORIAL
Occorrente: pasta polimerica bianca, pasta polimerica rosa, rametti, taglierino, mattarello, fornetto elettrico, SuperAttack. nastro di organza rosa.
 

 
Per prima cosa, come avete visto nel fototutorial qui sopra,
ho scelto di mescolare in maniera casuale e irregolare due colori di pasta polimerica
You Clay della TO-DO
nei colori 002 white e 017 candy pink,
per cercare di riprodurre la delicata e variegata colorazione dei petali dei fiori di pesco.


 



Poi, dopo aver ottenuto con la pasta un cilindro, l'ho tagliato a fettine.
Ho steso le fettine con un piccolo mattarello per ottenere i petali.
 
 



Ho avvolto i primo petalo su se stesso e poi ho cominciato ad applicare delicatamente gli altri petali.
 
 



I fiorellini sono pronti per essere cucinati nel fornetto elettrico a 110° per 20 minuti.
 
 

 

Ho incollato i fiorellini sul ramo con una goccia di SuperAttack.
 
 

 


Buona Pasqua Creativa a tutti!